Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Non all'altezza dei precedenti episodi, ma conserva a tratti la forza evocativa dell'intera trilogia. Interessante, aldilà dei soliti detestabili clichè dell'americano sull'Italia, l'intreccio della trama che prende spunto da pagine ancora non chiarite della nostra storia recente. Meno riuscita la prova del cast in alcuni ruoli di contorno: inutile George Hamilton, sprecato John Savage, evanescente Sofia Coppola ma quest'ultima fu una scelta di ripiego visto il forfait dell'ultimo momento di Winona Ryder.